Consigli per il tuo orto domestico: cosa piantare, irrigazione, esposizione e cura

25 Luglio 2022
Consigli per un perfetto orto domestico

Da tempo desideri raccogliere qualcosa prodotto da te ma ancora non hai iniziato perché non sai cosa e come coltivare? Oppure non hai iniziato perché non hai grande disponibilità di spazio? Non ti preoccupare, con questi semplici consigli sarai in grado di creare il tuo orto domestico e potrai produrre in pochi metri quadri (anche sul balcone!) il necessario per dare il tuo contributo in tavola: dal produttore al consumatore a km0, in maniera rapida, semplice e sostenibile! 😉

1. Orto domestico: cosa piantare e coltivare

La prima fase consiste nella scelta delle specie vegetali: questa si basa su resistenza e sviluppo vegetativo, che deve essere moderato in modo da potersi adattare a vasi, cassette, pareti verticali e balconi. In alternativa, si prediligono specie il cui vigore vegetativo possa essere controllato tramite raccolta (es: i rametti di rosmarino o di basilico). In particolare, il substrato ristretto messo a loro disposizione deve garantire un ottimale benessere dell’apparato radicale; si consigliano quindi specie le cui radici siano poco profonde o quantomeno adattabili al contenitore in cui cresceranno.

Un ulteriore vantaggio dello scegliere specie con un comportamento poco vigoroso risiede nel fatto che non occupano un eccessivo ingombro.

Le piante che si adattano alle condizioni di un orto domestico sono:

lattuga (Lactuca sativa): un po’ tutte le specie; 

pomodoro (Solanum lycopersicum): quasi tutte le specie ad accrescimento determinato. Il pomodoro datterino e il pomodoro ciliegino, che sono ad accrescimento indeterminato, hanno bisogno di sostegni;

ravanello (Raphanus sativus);

fragole: tutte le specie del genere Fragaria; 

peperoncino (spezia): un po’ tutte le specie del genere Capsicum;

aromatiche, quali: 

  • basilico (Ocimum basilicum);
  • rosmarino (Salvia rosmarinus);
  • prezzemolo (Petroselinum crispum);
  • salvia (Salvia officinalis);
  • menta: un po’ tutte le specie appartenenti al genere Mentha;
  • erba cipollina (Allium schoenoprasum);
  • dragoncello (Artemisia dracunculus);
  • timo (Thymus vulgaris);
  • maggiorana (Origanum majorana)

altre specie contraddistinte da moderato vigore vegetativo, come la cipolla, soprattutto lo scalogno (Allium ascalonicum).

Le piante caratterizzate da un andamento strisciante o arbustivo, invece, non si prestano per un uso domestico.

2. È meglio scegliere piantine o semi per il proprio orto?

Si consiglia l’utilizzo delle piantine perché è il metodo più rapido per ottenere la produzione. Inoltre, richiedono meno attenzioni rispetto ai semi, avendo già superato la fase critica della germinazione. Se desiderate veder crescere la pianta da zero, allora usate i semi.

3. Quale vaso o contenitore scegliere

La scelta del vaso è determinata dalla specie: questi devono consentire un corretto e appropriato sviluppo dell’apparato radicale. Meglio prenderne uno leggermente più grande, poiché uno troppo piccolo potrebbe impedire il corretto sviluppo vegetativo. Per esempio, i tuberi avranno bisogno di vasi più profondi rispetto a quelli utilizzati per le fragole. Per quanto riguarda la scelta del materiale, possiamo dire che non esiste una regola generale: l’importante è che abbia una buona capacità di assorbire l’acqua ed evitarne il ristagno. I vasi che presentano un foro sul fondo sono dunque i più indicati.

Al fine di evitare l’antagonismo tra specie, è consigliato coltivare una sola pianta per vaso all’interno del proprio orto domestico. Inoltre, se possibile, sarebbe meglio distanziare tra loro i vasi, in modo da consentire all’aria di scorrere tra le piante.

4. Quale substrato (o terriccio) è più adatto

Per la messa a dimora delle piantine è possibile utilizzare un terriccio universale, preferibilmente ricco in materia organica per favorire l’attecchimento delle radici. Per favorire un drenaggio ottimale, suggeriamo di creare uno strato di 2-3 cm di argilla espansa o della ghiaia sul fondo del vaso.

È consigliato di aggiungere del terriccio una tantum: una buona ossigenazione e ricambio del substrato consente di far crescere sane e rigogliose le piante, evitando al contempo patologie dovute a funghi, nematodi o altri patogeni.

5. Esposizione: la luce migliore per il tuo orto domestico

L’esposizione è una componente fondamentale per far crescere al meglio le nostre piante. Si consiglia un’esposizione a Sud che possa garantire 6 ore di luce: grazie alla luce solare avviene la fotosintesi, processo biologico vitale di tutte le specie vegetali. Occorre tenere a mente, però, che non tutte le piante hanno bisogno della stessa intensità solare: alcune, come quelle aromatiche, possono necessitare di più ore, mentre altre, come la lattuga, di meno. Ecco perché la soluzione migliore è esporre le piante in base alle proprie necessità.

Sempre riguardo all’intensità solare, è importante tenere presente che è bene proteggere le piante nelle giornate più aride e soleggiate al fine di proteggerle da eventuali bruciature o repentino appassimento.

Anche il vento gioca un ruolo chiave nell’esposizione: ricorda di tenere le piante in un ambiente ventilato, che consenta un riciclo di aria e di umidità, ma che sia in grado di proteggerle dal forte vento o da forti correnti. 

Ultimo, ma non meno importante: le gelate. Nel periodo invernale assicuratevi di coprire le piante o di posizionarle in un luogo riparato.

6. Irrigazione: quanta acqua dare alle piante nell’orto

Affrontiamo adesso il tema dell’irrigazione. Una volta messa a dimora, la pianta ha bisogno di ricevere acqua. L’irrigazione è sicuramente uno degli aspetti agronomici più complessi da gestire. Sono da evitare irrigazioni abbondanti e frequenti che possano causare varie patologie, fra cui i marciumi radicali. Spesso si pensa che dando più acqua le piante stiano meglio e crescano più velocemente. Niente di più sbagliato! Un’errata somministrazione idrica può portare a conseguenze catastrofiche per la pianta. Il consiglio più importante è quello di non avere fretta: seguitelo e vedrete crescere rigogliose le vostre piantine!

La gestione dell’irrigazione è importante quindi non solo nell’aspetto quantitativo (volume: quanti litri d’acqua), ma anche qualitativo (frequenza: ogni quanto annaffio).

In generale, ricordiamo che il substrato non deve essere né troppo secco né troppo umido: in entrambi i casi si potrebbero verificare conseguenze negative.

La quantità e la frequenza dell’irrigazione è determinata da vari fattori, che devono essere necessariamente considerati per una corretta gestione e al fine di allevare piante sane e rigogliose. Gli aspetti principali da tenere in considerazione sono:

  • la specie: alcune possono richiedere più acqua rispetto ad altre;
  • a parità di specie, lo stadio fenologico: piantine appena messe a dimora necessiteranno di una gestione idrica diversa rispetto alla stessa pianta in fase di produzione;
  • esposizione solare: quanto più le piante saranno esposte al sole, tanto più necessiteranno di acqua;
  • temperatura: più farà caldo e più sarà necessario irrigare;
  • umidità: quanta più umida sarà l’aria, tanto meno esigenza avranno le piante di essere irrigate;
  • vento: più soffierà forte il vento, più l’acqua evaporerà velocemente;
  • tipo di substrato: un substrato di tipo argilloso tratterrà più acqua di uno sabbioso, per cui la pianta che presenta un substrato argilloso richiederà meno acqua di una con il substrato sabbioso.

Per agevolare questo passaggio, il Kit My Farm “Il mio Orto” di Rain è l’ideale, poiché contiene tutto il necessario per poter iniziare un’irrigazione fai da te. Grazie alla sua semplicità e rapidità di installazione, potrete irrigare fin da subito le vostre piantine.

Fatte queste premesse, bisogna considerare quando irrigare: il momento migliore della giornata per poter irrigare il tuo orto domestico è la mattina presto, soprattutto nelle giornate afose, in quanto si rende più efficiente l’irrigazione e si evitano dei potenziali danni alla pianta. I vantaggi di annaffiare nelle ore più fresche della giornata sono:

  • aumentare l’efficienza dell’irrigazione: nelle ore meno calde il suolo è più fresco e ciò limita l’evaporazione dell’acqua dal suolo;
  • ridurre il consumo d’acqua: nelle ore calde le piante assorbono di più a causa della traspirazione, mentre nelle ore più fresche gli stomi non sono aperti del tutto e ciò consente di ottimizzare la richiesta idrica;
  • evitare l’effetto scottatura: se si è dotati di un impianto irriguo di superficie, nelle ore più calde della giornata l’acqua può arrivare ad alte temperature all’interno dei tubi e, irrigando, si rischia di scottare le radici della pianta; 
  • evitare l’effetto lente: un’eventuale gocciolina d’acqua che finisce sopra la foglia è soggetta alla riflessione dei raggi solari e potrebbe scottare il punto di contatto tra la gocciolina e la foglia stessa.

Oltre a questi accorgimenti, anche se può sembrare scontato, fate attenzione ad annaffiare solo il suolo e non la pianta o le foglie.

Infine, per sapere esattamente quanta acqua dare e ogni quanto, il metodo migliore è l’installazione di sensori di umidità del suolo.

7. Il concime per l’orto domestico: come e quando?

Le piante domestiche non nutrono un particolare bisogno di essere concimate. In effetti, è sufficiente una buona messa a dimora in un vaso adatto, con del buon terriccio e un’esposizione ottimale, ed effettuare una corretta gestione dell’irrigazione per ottenere piante robuste e rigogliose.

Se però volete dare un boost alle vostre piante, consigliamo un concime universale di tipo organico.

È importante, tuttavia, non esagerare con la concimazione in quanto un elevato dosaggio provocherebbe dei danni alla pianta. Ricordiamo che i concimi sono costituiti da vari minerali, che comporterebbero il rischio di avvelenare le piantine se si esagerasse con le dosi! Il consiglio è dunque di leggere bene il dosaggio del concime e di informarsi sulle necessità nutrizionali della pianta. Ognuna, infatti, ha le proprie esigenze nutrizionali, che dipendono anche dallo stadio fisiologico in cui si trovano.

8. Altri consigli per un perfetto orto domestico

Tenete le piante pulite, ben areate, distanziate le une dalle altre. Togliete quindi le parti secche o malate

Arieggiate di tanto in tanto il substrato al fine di consentire un ottimo scambio gassoso tra il substrato e l’atmosfera. 

Monitorate eventuali attacchi da parassiti e insetti.

Estirpate le erbe infestanti e includete anche una pianta a fiore, in modo che possa attirare gli insetti impollinatori.

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