Come installare un impianto di irrigazione: le fasi

24 Giugno 2022
Come installare un impianto di irrigazione le fasi

L’installazione di un impianto di irrigazione non può prescindere da un’accurata progettazione preliminare alla realizzazione.

Quest’operazione (che puoi trovare descritta in questo articolo del blog: Come progettare l’impianto d’irrigazione) tiene conto delle caratteristiche dell’area (rilievo topografico), delle esigenze delle specie vegetali presenti (prato, aiuole, fioriere, ecc.) e dell’esposizione delle stesse (ombra, sole, mezz’ombra), oltre che dalla presenza di ostacoli (panchine, vialetti, strade, muri e altri manufatti).

Il risultato minimo della fase di progettazione consiste in:

A) un elaborato grafico, in scala con il posizionamento degli irrigatori, della tubazione (principale e secondaria), dei pozzetti, dell’alimentazione idrica (allaccio all’acquedotto o posizione della pompa);

B) un elenco del materiale, o computo metrico estimativo con quantificazione, descrizione e prezzo di ciascun componente;

C) una relazione tecnica, descrittiva dei vantaggi e degli svantaggi connessi alla realizzazione dell’impianto;

D) una relazione di calcolo, ovvero il computo della caduta di pressione quantomeno del settore più svantaggiato per verificare il corretto funzionamento dei dispositivi.

L’installazione dell’impianto deve quindi essere preceduta dallo studio dei documenti progettuali.

Di seguito verranno descritte le principali fasi dell’installazione, ossia:

1. Picchettamento
2. Tracciatura
3. Scavo
4. Posa delle tubazioni
5. Installazione dei pozzetti
6. Installazione degli irrigatori

Come installare un impianto di irrigazione: le fasi

1. Il picchettamento

Durante questa operazione si assegna fisicamente la posizione di ogni singolo irrigatore mediante l’utilizzo di bandierine o picchetti.

Per rendere più scorrevole il lavoro e facilitare la corretta suddivisione in settori, si consiglia di utilizzare colori differenti per i picchetti o le bandierine rappresentanti gli irrigatori di ciascun settore in cui l’impianto si suddivide.

Durante la fase di picchettamento tutte le misure dovrebbero essere prese con metri a nastro (bindelle) e non a passi.

2. La tracciatura

Simile all’operazione precedente, ma definisce la posizione e il percorso delle tubazioni (sia di settore che primarie) e quella dei pozzetti in cui gli altri dispositivi saranno interrati in seguito.

3. Lo scavo

Questo passaggio permette di ospitare i dispositivi necessari per la realizzazione dell’impianto di irrigazione all’interno del terreno.

Lo scavo può essere eseguito in tre modi:

1. A mano
2. Con escavatore a catena
3. Con escavatore a braccio

Le misure dello scavo variano a seconda della dimensione della tubazione da interrare e dalla sezione dello scavo stesso (trincea stretta, sezione trapezia, ecc).

In generale, la sua profondità deve essere di un minimo di 60 cm per le tubazioni principali e di 50 cm per le tubazioni secondarie (di settore).

La larghezza dello scavo non dovrebbe mai superare il doppio del diametro delle tubazioni. Se la tubazione misura 32 mm, ad esempio, la larghezza dello scavo deve essere al massimo di 64 mm.

4. La posa delle tubazioni

Le tubazioni in polietilene sono generalmente fornite in rotoli da 25, 50 e 100 m con diametri fino ai 110 mm. Oltre i 110 mm vengono distribuite in barre.

Le giunzioni tra i vari segmenti di tubo in polietilene possono essere eseguite in diversi modi (elettrofusione, saldatura testa a testa, ecc.), anche se l’impiego di raccorderia a compressione riveste un ruolo di particolare rilievo.

Per evitare il danneggiamento delle tubazioni durante le fasi di esercizio e nel corso della vita dell’impianto bisogna posare la tubazione al di sopra di uno strato minimo di 10 cm di sabbia.

Il rinterro può essere effettuato con il materiale di risulta, purché privato di sassi e materiale grossolano.

La tubazione, dopo essere stata interrata, deve essere collaudata mettendola in pressione

Per farlo, è necessario aumentare la pressione interna di 1 bar al minuto fino al raggiungimento della pressione di esercizio. Questa condizione deve essere mantenuta per due ore (senza perdite). Raggiunta la pressione di esercizio richiesta, è sufficiente aumentarla di 1,5 volte e mantenere nuovamente questa condizione per 2 ore.

5. L’installazione dei pozzetti

I pozzetti si installano con il coperchio a livello del terreno e a una profondità pari alla loro altezza. Devono essere posati su un substrato drenante (come la ghiaia) al di sopra di quattro mattoni in modo da garantirne il drenaggio.

6. Ultimo step per il tuo impianto di irrigazione: l’installazione degli irrigatori

Gli irrigatori possono essere connessi alla tubazione di settore mediante prolunghe filettate, raccordi flessibili e giunti snodati prefabbricati (fortemente consigliati per gli irrigatori con attacco da 1” in su). 

L’orientamento dell’irrigatore deve essere perfettamente perpendicolare alla superficie da irrigare.

Dopo la posa, gli irrigatori vanno adeguatamente segnalati con picchetti o bandierine, che andranno mantenuti fino al collaudo finale.

A questo punto, avete tutte le istruzioni a vostra disposizione su come installare autonomamente un impianto di irrigazione. Sporcatevi le mani e divertitevi!

E se avete dubbi o domande, non esitate a contattarci.