
La portata e la pressione dell’acqua sono i due pilastri su cui vengono progettati gli impianti di irrigazione.
Prima di addentrarci su perché sia utile conoscere questi valori, spieghiamo brevemente cosa sono.
Cos’è la portata?
La portata è la quantità d’acqua che scorre nell’impianto di irrigazione. In fisica la sua definizione è “la quantità di fluido che attraversa nell’unità di tempo una data sezione”. Viene espressa in varie unità di misura: in idraulica si utilizza comunemente il l/min.
E cos’è la pressione?
La pressione, invece, rappresenta la forza con cui l’acqua fluisce. In fisica è definita come “il rapporto tra il modulo della forza agente ortogonalmente su una superficie e la sua area”. Detto in altri termini, è il rapporto tra la forza dell’acqua e la superficie su cui agisce. Essa è espressa in varie unità di misura: in idraulica si utilizza spesso il bar.
Come già detto, questi valori definiscono la quantità e la forza dell’acqua dell’impianto di irrigazione, e sono di fondamentale importanza per la progettazione dell’impianto stesso.
Infatti, solo conoscendo il volume d’acqua che riesce a fornire l’impianto e la sua forza è possibile capire se si deve suddividere l’impianto in più zone, il tipo di irrigatori da utilizzare, il modello di elettrovalvole da installare, lo spessore del tubo e così via.
Ma come si fa a misurare la portata?
Esistono diversi strumenti che possono calcolarla. Il metodo di misurazione più comune se vi trovate in giardino è quello di prendere un secchio graduato e cronometrare quanto tempo impiega l’acqua per riempirlo. La formula da utilizzare è la seguente:

Per esempio:

Il calcolo della pressione
Passiamo ora alla pressione. Generalmente, si utilizza un manometro: questo deve essere avvitato all’uscita filettata del rubinetto.
È importante considerare che non esiste una portata o una pressione ideale, non esiste cioè un valore standard che sia idoneo per impianti di tipologie differenti. Dunque, un impianto con irrigatori avrà esigenze di portata e pressione diverse da quelle necessarie per la microirrigazione o per un impianto a goccia. Inoltre, i parametri possono variare in base alle caratteristiche dell’impianto in progetto, all’estensione dell’area e al tipo di irrigatori che si vogliono impiegare.
Ad esempio, una portata sufficiente a irrigare un giardino di 100 mq sarà assolutamente inadeguata a irrigarne uno di 1000 mq e viceversa. Una portata molto superiore all’effettiva esigenza potrebbe complicare la realizzazione dell’impianto anche per la scelta dei prodotti da applicare.
La fase conoscitiva preliminare del rilievo della portata e della pressione dell’acqua è, quindi, indispensabile per definire la progettazione di un impianto di irrigazione idoneo ed efficiente.
Lo scopo principale di un impianto di irrigazione da giardino opportunamente funzionante è, infatti, quello di distribuire acqua in modo uniforme su prato e piante evitando, al contempo, inutili sprechi d’acqua.
Infine, ricordiamo che effettuare una puntuale e corretta manutenzione dell’impianto garantisce l’efficienza dell’impianto nel corso degli anni.